Pensieri e Istantanee di Francesco Mancini

... dove un sogno è ancora libero

Sabato, 23 Giugno 2018 00:00

" From Roma with Love " con le BOND GIRLS AQUILANE per il ritorno sulle Creste dei Sibillini

 23 Giugno 2018 - CON LE BOND GIRLS AQUILANE Angelamaria Tresca, Catia Di Giacomo, Gemma Cerini, FATIMA e Ilda Ippoliti SULLE CIME DEI SIBILLINI A CAVALLO FRA MARCHE ED UMBRIA e lo speciale incontro con il Grande Appenninista Spagnolo Alfonso Martinez.

Percorsi Km 13 per dislivello complessivo salita di 1218m 

Da Forca di Presta di Arquata del Tronto (AP) 1534m, Sentiero sotto Costa Le Particelle 1685m, Croce Zilioli 1950m, Monte Vettoretto 2052m, Rifugio Tito Zilioli 2250m, Sella delle Ciaule, Cresta, Punta di Prato Pulito 2372m, Cima del Lago 2423m, Cima del Redentore 2448m, Pizzo del Diavolo 2410m, ritorno stessa via.

6 anni sono passati dalla mia ultima salita da questo versante su queste Cime del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Era il 7 Giugno del 2012 quando in solitaria sono partito da Roma perché grazie al Club 2000m avevo scoperto che i Sibillini non erano solo il Monte Vettore ed il Lago di Pilato, che in precedenza avevo raggiunto anche d’inverno, ma esisteva tutto un settore morfologico da scoprire con 28 Cime che arrivavano fino a 2500 metri di altitudine.

Queste si potevano raggiungere anche dal versante ad est quello che guarda il Mare Adriatico con tutta una serie di paesi per me sconosciuti come Montemonaco, Montegallo, Foce, Rubbiano senza dimenticare Frontignano.

Aderendo al meraviglioso progetto del Club 2000m che prevede la scoperta di TUTTE le Cime (riconosciute in un elenco ufficiale) dell’Appennino, dai 2000m ai quasi 3000m del Gran Sasso D’Italia, di TUTTO l’Appennino che va da quello Tosco-Emiliano a quello Calabro-Lucano da tempo vagavo da solo in esplorazione su queste montagne.

Sono 28 Cime che poi ho raggiunto nel corso degli anni da tutti i versanti e che la fortuna ha voluto ci riuscissi prima del 24 Agosto del 2016.

Si perché alle 3.36 del 24 Agosto del 2016 tutto è finito.

Il 24 Agosto alle 3.36 con il Terremoto del 6° grado che aveva distrutto Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, seguito dai 5.9 gradi del 26 Ottobre con epicentro Ussita per terminare con i 6.5 gradi alle 7.40 del 30 Ottobre quello fra Norcia e Preci tutta la zona da Nord a Sud e da Est ad Ovest dei Sibillini era stata colpita da questa sequenza di forti terremoti che avevano impedito, nei mesi e anni a venire, la possibilità che si potesse raggiungere di nuovo queste montagne.

Come al solito la classe politica e amministrativa centrale e periferica nella sua lentezza e burocrazia, sto usando degli eufemismi, non ha capito o voluto capire che per la rinascita di questi territori bisogna riaprire subito le strade di collegamento.

Solo da un paio di mesi è stata riaperta la strada di collegamento che dalla Salaria porta a Forca di Presta una delle porte di collegamento che conduce al Paese di Castelluccio di Norcia che in pratica era lo spartiacque turistico e montanaro fra Abruzzo-Lazio-Marche e Umbria.

Non si capisce perché è stata chiusa per tutto questo tempo visto che soprattutto i Km che portano da Forca di Presta e arrivano a Castelluccio di Norcia sono rimasti identici a prima cioè senza segnaletica orizzontale, pochissima verticale, senza guardrail e le stesse buche di prima.

Ma così è l’Italia... il tutto confermato dalle parole di quelle povere persone che sono rimaste a Castelluccio tentando di far tornare il Paese agli antichi splendori di un tempo che fu.

Ti rendi tuttavia conto della potenza di questi terremoti non solo vedendo le macerie delle strutture artificiali delle case dei paesi attraversati con la macchina ma anche gli effetti sugli aspetti naturali della Cresta dei Sibillini che ho percorso trovandosi proprio al confine fra le Marche e l’Umbria.

Quando ho raggiunto la Cima del Lago a quota 2242m e fino alla Cima del Redentore a quota 2448m si passa sopra e accanto ad una enorme spaccatura lunga decine e decine di metri con larghezza e profondità  anche di 3 metri come se un enorme aratro dal cielo avesse solcato e sollevato la roccia in modo innaturale.

La tristezza nel vedere uno scenario del genere è stato reso ancora più tetro dalla fitta nebbia che sempre di più, dalle 11 in poi, ci ha impedito non solo di godere del panorama ma soprattutto la prosecuzione in sicurezza di una ascesa che voleva essere negli intenti un po’ più lunga per terminare a Forca Viola.

Tuttavia sono contento lo stesso di aver ripercorso gran parte di questa lunga montagna con il Lago di Pilato che, anche se per poco, ha fatto capolino con il suo verde e azzurro prima che le nubi (peraltro anche nere e basse) a dispetto delle previsioni errate come al solito, coprissero la nostra visuale.

Questa montagna mi ricorda anche un casuale incontro fatto nel 2012 con una persona sconosciuta che è diventata poi negli anni un punto fermo del mio percorso Appenninico: il caro amico Mirko Pastore.

Non poteva mancare quindi nello stesso punto un altro speciale incontro con uno dei Grandi Appenninisti solitari del Club 2000m Alfonso Martinez Cordero che con le Sue 216 Cime di cui 23 anche in Invernale continua ad imperversare fra le montagne e il Suo profilo WIKILOC lo testimonia anche se tutto in Spagnolo.

Non c’è cosa più bella che incontrare dal nulla delle nebbie un amico che non Ti aspetti come se qualcuno avesse deciso che anche oggi dovevi avere un appuntamento.

Con Alfonso è sempre così, nonostante i miei inviti ad andare insieme almeno una volta, il destino ci fa incontrare lo stesso vedi i Monti della Laga del 22 Maggio del 2016.

Ci siamo fermati al Pizzo del Diavolo che con i 2410 metri domina il Lago di Pilato.

Ma come sempre la mia felicità più grande è stato conoscere nuovi animi umani che accompagnano questo mio percorso di vita e di montagna.

Oggi ho conosciuto altre 3 appassionate di montagna de L'Aquila che da tempo ruotavano nella mia mente.

Chi era Ilda Ippoliti che il 18 Febbraio del 2018 mi aveva chiesto l’amicizia su Facebook ?

Ilda che con il suo ultimo viaggio al Parco Nazionale del Pollino non è una nuova Appenninista ma di certo ha già nel suo curriculum un notevole palmares.

Chi era Catia Di Giacomo che da tempo vedevo festeggiare su ogni raggiunta Cima dell’Appennino ?

Catia è una nostra nuova Appenninista che ha deciso di intraprendere seriamente e con i sorriso il meraviglioso Progetto del Club 2000m viaggiando già verso le 100 Cime.

Chi era e come si chiamava quella bella,alta e bionda Signora “ Montura “ che da tanti anni vedevo sulle montagne accanto ad Angelamaria Tresca ?

Fatima questo è il suo nome particolare che prendendo origine dal verbo significa " Colei che svezza i figli ".

Il suo nome mi ha affascinato a tal punto che facendo una ricerca si dice che caratterialmente Fatima ama tutto ciò che orbita intorno agli affetti, agli amici e alla famiglia, ma ama anche l’amore stesso, cedendo spesso a emozioni romantiche, quali la nostalgia e la malinconia.

In viaggio Fatima avvertirà fortemente la mancanza della sua quotidianità e quando vivrà la dimensione domestica, il più delle volte, sognerà l’avventura.

Nella vita professionale chi porta questo nome potrà, generalmente, mettere a frutto la propria sensibilità artistica ed emotiva, sfruttando la sua capacità di ascolto e di indagine, oltre che le sue capacità.

Di certo ho scoperto che con Fatima abbiamo tantissime cose e persone in comune legate alla Sua Professione insieme alla forza con cui raggiunge tutte le montagne che sale dal 2010 con Angelamaria Tresca oltre che la sua generosità nei rapporti di amicizia.

Tutte queste nuove persone hanno arricchito il mio Animo di nuova linfa vitale e di nuove esperienze perché ognuno di noi può arricchire l’altro.

Un saluto anche a Pasquale, Pietro e la moglie che ci hanno sempre preceduto.

Credo che il momento più simpatico ma anche importante dell’ascesa è proprio la foto di copertina che mi vede protagonista di un simpaticissimo scherzo preparato ad hoc.

Come un “ novello 007 James Bond dell'Appennino “ circondato da tante belle donne che vivono sentendosi realizzate di un qualcosa che le rende partecipi di un progetto più grande che è quello di essere se stesse raggiungendo la Cima più alta che è quella della serenità e felicità interiore.

Perché come dico sempre anche la “ Montagna è donna “.

http://www.esplorandox.it/item/1367-news-n-2-del-7-dicembre-2016-ottava-serata-sociale-del-club-2000m-quando-la-montagna-e-donna

Ho riempito il mio Cuore del sincero affetto che la Grandissima Montanara Aquilana Angelamaria Tresca e la Grandissima Appenninista Gemma Cerini mi hanno donato prima, durante e dopo la notizia che ci sarebbe stata una giornata tutta per noi e la passione che ci unisce.

Per chi non le conoscesse vi invito a leggere i miei pensieri negli articoli che allego qui sotto.

http://www.esplorandox.it/ascese/item/1555-gemma-cerini-e-roberta-capannolo-sopra-le-gole-di-celano-per-l-anello-sul-monte-etra-del-sirente

http://www.esplorandox.it/ascese/item/1754-capodanno-con-angelamaria-tresca-ed-il-comandante-alfonso-paone-sulle-montagne-di-tornimparte-cima-del-monte-la-piaggia

Con lo sfondo di Castelluccio di Norcia e il suo cielo plumbeo, come in un quadro dipinto dalla natura solo per noi, il verde ed il giallo rendono unico l’abbraccio dei nostri sorrisi.

Ciao Angelamaria Tresca per tutte le parole di elogio che mi doni in pubblico e privatamente....

Ciao Gemma Cerini per lo sguardo che mi riservi ogni volta che ci vediamo Tu sempre così riservata...

Ciao Bond Girls Aquilane Fatima, Catia e Ilda...

W La Montagna….dove un sogno è ancora libero  !!!

Letto 1956 volte Ultima modifica il Martedì, 26 Giugno 2018 08:17

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