Ma alla fine solo il caro GIUSEPPE ha potuto partecipare.
Per questo motivo avevo scelto una via non particolarmente lunga ma con vedute quasi dolomitiche così da far scoprir loro che la vera montagna non è solo nel Nord-Italia.
Prima nel bellissimo bosco vestito d’Autunno del versante a Nord e poi la dura salita che porta sulla cresta che guarda l’Abruzzo sia nel versante Aquilano che quello Marsicano.
Nonostante un meteo coperto la visuale a 360 gradi ha illuminato gli occhi di Giuseppe oramai sempre più aperto verso gli scenari montuosi.
Oramai si può dire che sta diventando un vero montanaro dopo questa salita non semplice per il dislivello accumulato e per lo sferzante vento fresco in quota che ci ha portato direttamente dall’estate di Roma al quasi inverno Abruzzese.
Sulle sue capacità fisiche non avevo dubbi visto che Giuseppe è molto sportivo e un runner semi-professionistico.
La prima volta che ho fatto questa via è stato nel 1999.
Ma non tornavo da molti anni.
Credo che il Sirente sia una delle Vette che ho percorso più volte da tutti i versanti e in tutte le stagioni.
Il Monte Sirente è la cima più alta (2349 m s.l.m.) di questo gruppo montuoso che si estende per circa 13 km da Nord-Ovest a Sud-Est nel centro della regione Abruzzo e posizionata fra l'Altopiano delle Rocche a Nord-Ovest (Rovere), la Marsica a Sud-Ovest, la Valle Peligna a Sud e la Valle Subequana a Nord-Est fino al Monte S. Nicola rapidamente digradante verso la piana del Fucino e il valico di Forca Caruso (fra Aielli e Collarmele).
Il nuovo ricostruito Chalet sopra la zona denominata Fonte dell’Acqua permette l’entrata nel bosco con quello che sarà il nostro sentiero principale denominato N.15 nel cuore della Val Lupara.
Bisogna però porre attenzione alla deviazione sulla destra che porta verso il Canalone Maiori che nella cartografia ufficiale è riportato come Valle Inserrata.
Il sentiero prosegue nel bosco fino ai 1800 metri circa quando si esce allo scoperto e alle nostre spalle appaiono le montagne di Sulmona (Maiella e Morrone) ma soprattutto i dolomitici torrioni definiti PESCHI.
Da qui in poi la salita si fa sempre più ripida ma con un costante paesaggio di rocce bianche che Ti accompagnano fino alla sella posta a quota 2200 metri circa.
Svalicato ecco la Marsica ma soprattutto i vicini Monte Etra e la Serra di Celano mentre in lontananza il circo glaciale del Monte Magnola con alle spalle il Gruppo del Velino.
Il vento obbliga cappello e guanti oltre ad un abbigliamento invernale.
Oramai fa buio alle 17 quindi bisogna pensare a scendere ripercorrendo il sentiero dell’andata senza dimenticare il piacevole e inaspettato incontro con una bellissima e giovane ragazza Francese che in questi giorni sta salendo sulle cime più alte dell’Appennino spesso da sola.
Il tramonto sull’Altopiano delle Rocche rende indimenticabile anche questa giornata con il meritato Terzo Tempo condito da pizza calda e birra.
Il lungo viaggio di ritorno a causa del grande traffico per entrare a Roma è addolcito dal ricordo di una bella volpe rossa che ci ha salutato in quel di Piano Canale proprio sotto i balzi rocciosi di questa montagna che per la sua conformazione rende sempre unica questa zona morfologica.
GRAZIE GIUSEPPE e pronto per la prossima avventura della Primavera !!!
ITINERARIO: Chalet della Fonte dell’Acqua 1170m, Valle del Condotto 1250m, Bosco del Canale 1600m, Deviazione della Neviera 1737m, Alta Valle Lupara 2000m, incrocio Valle Inserrata 2100m, Sella 2200m, Cima del Monte Sirente 2348m, ritorno stessa via.