La Majella (o anche Maiella) è il secondo massiccio montuoso più alto degli Appennini continentali dopo il Gran Sasso, situato nell'Appennino centrale abruzzese al confine tra le province di Chieti, L'Aquila e Pescara e posto al centro dell'omonimo Parco nazionale della Majella.
La cima più alta è il Monte Amaro, 2793 m s.l.m.
La Majella è un massiccio montuoso abbastanza esteso (perimetro di oltre 100 km), costituita da calcare molto compatto, delimitata ad ovest dalla Conca Peligna, a nord dalla valle del Pescara, a est e sud dalle colline della provincia di Pescara e Chieti, a sud-ovest dagli altipiani maggiori d'Abruzzo.
Sulla sommità si trovano le cime principali del gruppo (Monte Amaro, 2792 m, Monte Acquaviva, 2737 m Monte Focalone 2676 m Monte Rotondo, 2656 m Monte Macellaro,2646 m Pesco Falcone 2546 m Cima delle Murelle 2598 m) e vasti altopiani a quote elevate (fino a 2500 m).
I suoi fianchi sono solcati da profondi e ripidi valloni (ad eccezione dalla parte ovest che scende ripidissima verso la Conca Peligna) che giungono a valle dopo 1500-2000 di dislivello, scavati da fiumi come l'Orfento, il Foro o altri.
Intorno ad esso, i gruppi del Monte Morrone, del Monte Porrara e dei Monti Pizzi: i primi due sono divisi dal massiccio dalle valli dell'Orta e dell'Aventino; la zona dei Monti Pizzi, invece, è collegata alla Maiella agli Altipiani maggiori d'Abruzzo pianori calcarei sui 1250 m di altitudine.
DESCRIZIONE: Dal piazzale della Rava del Ferro (rava è il toponimo con il quale si indicano i canaloni delle valli) si sale per le grosse ghiaie alla base del canale incontrando subito una piccola sorgente tra le rocce. Sarà facile trovarla per via del rumore dell´acqua e sarà questo l´unico punto acqua presente lungo tutto il percorso.
La salita del canale, quasi interamente fuori sentiero, risulta assai faticosa a causa delle ghiaie mobili su cui si è costretti a camminare, ma in compenso l´ambiente circostante è grandioso, si è infatti al centro di imponenti balze di roccia verticali.
Si prosegue all´interno del canale fino all´uscita su un´ampia valletta pianeggiante che si percorre per intero e in fondo alla quale sale sulla destra un ripido sentiero.
Raggiunto un ampio pianoro carsico si prosegue tenendosi sulla destra fino a portarsi sul margine dell´altopiano in vista dell´alta Valle dell´Orta, del Parco Nazionale del Gran Sasso, de Monte Morrone e verso sud dei monti del Parco Nazionale d´Abruzzo.
Qui tra le rocce, nei mesi di luglio e agosto fiorisce la rara Stella alpina appenninica, più piccola e assai più "pelosa" della famosa parente alpina.
La cima del Monte Amaro è ora ben riconoscibile in lontananza grazie al "rosso" bivacco Pelino di proprietà della Sezione CAI di Sulmona.
La risalita dell´ultimo colle è caratterizzata sala presenza sulla destra di due dei più grossi canali detritici della Majella: Il Ravone della Vespa e la Rava della Giumenta Bianca (la così detta direttissima) che dalla vetta scendono in direzione del Passo San Leonardo (rifugio).
Raggiunta la vetta, verso sud si apre una stupenda veduta sulla valle glaciale di Femmina Morta, mentre verso nord è visibile subito in basso la Val Cannella con il Rifugio Manzini e sullo sfondo le cime del M. Pesco Falcone, del M. Focalone e del M. Sant´Angelo.
Dal bivacco il ritorno avviene per lo stesso itinerario dell´andata.
LOCALITA´ DI PARTENZA: Piazzale della Rava del Ferro (m. 1498)
DIFFICOLTA´: IMPEGNATIVO
DISLIVELLO IN SALITA: 1300 metri circa
DISLIVELLO IN DISCESA: 1300 metri circa
TEMPO PERCORRENZA: 8 ore