Pensieri e Istantanee di Francesco Mancini

... dove un sogno è ancora libero

Sabato, 25 Gennaio 2025 00:00

Solitaria ricognizione sul balcone del Lago del Turano per la Gola dell'Obito e l'anello della cresta integrale del Monte Cervia

25 Gennaio 2025: SOLITARIA RICOGNIZIONE SUL BALCONE DEL LAGO DEL TURANO PER LA GOLA DELL’OBITO E L’ANELLO DELLA CRESTA INTEGRALE DEL MONTE CERVIA – Percorsi Km 18 con D+ 1100 metri - #Doveunsognoèancoralibero - AEV FederTrek – DdE CAI Isernia - C.D. Club 2000m - www.EsplorandoX.it www.Club2000m.it –

Nel mio curriculum mancava ancora la famosa “ Gola dell’Obito “ nonostante fossi già salito in passato sia sul Monte Navegna che sul Cervia.

Dovendo presentare nel pomeriggio presso il CAI di Palestrina il libro “ I 2000 dell’APPENNINO “ la vicinanza di questi luoghi per tornare presto ci sono soprattutto se decidi alla fine di andare da solo.

Si era fatto da poco giorno quando sono partito da Paganico Sabino perché questa volta salgo dalla parte opposta rispetto a Collegiove realizzato nel Giugno del 2023.

E soprattutto con un lungo traverso più basso di quota che mi fa prendere la cresta dalla parte opposta rispetto alle Gole.

Questo itinerario permette di avere una visuale straordinaria del Lago del Turano.

Siamo infatti in una Riserva Naturale protetta istituita nel 1988 tra i bacini artificiali del Salto e del Turano.

Occupa una superficie di circa 3600 ettari comprendenti la zona dei Monti Carseolani.

Questi sono un sottogruppo dell'Appennino abruzzese, situati a cavallo tra Abruzzo e Lazio, che prendono il nome dal comune di Carsoli, in provincia dell'Aquila, interessando l'area compresa tra i laghi laziali Turano (Sabina) e del Salto (Cicolano).

La caratterizzano vaste zone boschive che ricoprono circa il 70% dell’intera area protetta.

In provincia di Rieti si erge proprio la cima del Cervia tra i comuni di Collegiove, dove si trova la cima, e Paganico Sabino da dove sono partito.

Ricognizione finalizzata anche a future uscite legate come Accompagnatore della FederTrek questa gola dalla Chiesa dell’Annunziata imbocca un antichissimo sentiero (antica strada comunale Paganico – Ascrea – Marcetelli – Collegiove) che ridiscende nella tra i Monti Cervia e Filone.

Dopo poco si incontra la “Mola” e la sorgente “Fonte della Signora”.

Il sentiero attraversa il fosso dell’Obito su un antichissimo ponte “ponticchiu a pèé” e poi risale all’interno della gola superando un secondo ponte “ponticchiu a Capu”. 

Prosegue in salita fino a giungere in località “Carecarone” ai margini del castagneto.

Da li si biforca.

Un ramo risale fino a Fonte Pietrafinola (i cosiddetti “Trocchi” – 980 mt. circa) e consente di continuare verso Collegiove oppure  salire sulla cima.

L’altro ramo costeggia il corso d’acqua solca di nuovo il castagneto di Ascrea e consente di raggiungere Marcetelli.

L’Obito, o Ovito, in dialetto paganichese “Jovetu” è un orrido che si apre tra il Monte Cervia ed il Monte Filone sulla catena del Monte Navegna.

E’ un profondo canyon il cui nome forse trae origine dalle vicende della transumanza.

Inoltre antiche leggende narrano di quel posto: <<… gola che si dice, prende il suo lugubre nome da una strage compiuta all’epoca delle invasioni saracene … Mentre gli armati passavano laggiù tranquilli e sicuri, i montanari cominciarono a rotolare … enormi massi che schiacciarono la più gran parte di quegli uomini.

Fortunatamente oggi non viviamo più queste situazioni ma quello che di bello questo itinerario mi ha donato soprattutto nelle vicinanze del torrente.

ITINERARIO: Paganico Sabino 700m, Sentiero 341, Sentiero 345, Piè Cervia, Vena Maggiore 1370m, Croce del Monte Cervia 1394m, Cima del Monte Cervia 1438m, Sella 1375m, Colle Bobbio 1386m, Sella 1375m, Fonte Pietrafinola, Fonte della Signora, Paganico Sabino.

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