Il Terminillo mi emoziona sempre perché rappresenta una montagna della giovinezza.
Infatti con lo Zio (grande montanaro che in parte mi ha attaccato questa passione) partivamo da Roma per andare a sciare su quella che veniva chiamata “La Montagna di Roma”.
Parliamo di quasi 45 anni addietro quando altre stazioni turistiche praticamente non esistevano oppure non erano ancora ben collegate ma anche quando nevicava sul serio, cosa oramai rara.
Erano i tempi che per la felicità di andare a sciare durante la notte precedente mi veniva la febbre.
Questo la dice lunga su come il mio corpo fin da bambino era legato a questo incredibile elemento.
Quindi raggiungere questa vetta è particolarmente importante soprattutto ora che, con l’esperienza acquisita in questi decenni, sono salito anche da versanti che prima potevo solo sognare.
20 anni fa la mia prima vera Alpinistica invernale per il canale centrale: il 6 Febbraio 2005.
Poi per il Progetto 4000 metri sono tornato in altre occasioni anche per il canale 1 Maggio.
Nell’estate del 1990 poiché il servizio militare si svolgeva proprio a Rieti, appena avevo qualche ora a disposizione, prendevo la macchina arrivando a Pian de Valli per salire sul Terminilluccio (1864m) e sul Terminilletto (2108m) quando ancora esisteva la vecchia funivia e lo Chalet in quota (anche se dismesso).
Altri piccoli segnali che la mia vita voleva fosse legata a questa montagna.
Sono felice di ritornare in veste alpinistica sul Terminillo dopo svariati anni con il casuale incontro, quasi sulla cima, del simpatico SAMPEL CONTE.
Non potevo non organizzare con colui che oramai si può considerare, nella cerchia delle mie amicizie, un vero esperto dei tantissimi canali che ci sono su questo dolomitico monte.
Una vera guida su questo settore morfologico. .
Una potenza della natura da un punto di vista fisico.
Da vari anni l'ho soprannominato scherzosamente BELVA D'APPENNINO.
Vere imprese in tutto l'Appennino centrale per chilometri e dislivello compiuti anche in solitaria.
Completato l'albo dei degli Over 2000 di tutto l'Appennino Italiano.
Ma daltronde non poteva essere diversamente per quel bimbo che a soli 6 anni saliva sul Monte Calvo direttamente da Sella di Corno.
Una passione che, come tutti, si ferma nella giovinezza ma che riprende ad alti livelli oramai da oltre 15 anni.
Un ragazzo di 40 anni che al di la della apparenza social rappresenta la bontà fatta persona.
Probabilmente le sofferenze che ha dovuto vivere indirettamente a livello familiare lo hanno fortificato a tal punto da renderlo indelebile a qualsiasi sforzo fisico e spirituale.
La volontà di dimostrare il suo valore perchè forse altre realtà non lo hanno compreso.
Un meteo meraviglioso ha permesso di completare questo meraviglioso anello reso difficoltoso e faticoso dalla farinosa neve che EMANUELE ha battuto per tutto il giorno da primo.
TERZO TEMPO presso il Rifugio Sebastiani con dolci e Vin Brulè e un mio pensiero a ricordo di questa giornata che rimarrà indelebile nel mio cuore.
GRAZIE EMANUELE !!!
ITINERARIO: Rifugio Angelo Sebastiani 1820m, Canale Orsacchiotta Variante Destra, Cima del Monte Terminillo 2216m, Cresta Sassetelli 2150m, Vetta Sassetelli 2139m, Cima di Vall’Organo 2080m, Sentiero 403 per il traverso a Nord della Catena del Terminillo 2000m, Sella di Leonessa 1901m, Rifugio Sebastiani 1820m