GRAZIE...GRAZIE... GRAZIE A TUTTI coloro che erano presenti.... Che mi sono dimenticato e che purtroppo non hanno potuto presenziare !!!
Giuseppe Albrizio e Teresa, Claudio Carusi e Livio Trek del Club 2000m, Porretta Sandro e Daniela De Gioannis di Camminando in Gruppo, Marco Mampieri e Alba Pacifici degli ZIS Zaini in Spalla, Simona Prosperi e Patrick Tatangelo con Giorgio Lucarelli e il Gruppo Escursionamoci, Vincenzo Maggiacomo del Gruppo Amici del Monte Ruazzo, Pasquale Colabuono Mancini Aldo Cinzia Micucci Paolo Gentili con la delegazione del CAI di Monterotondo, Bruno Massimei e Gianna Carpentieri del CAI di Colleferro e tutte le altre Sezioni presenti....TUTTI TUTTI TUTTI che non posso scrivere.... Un abbraccio infinito !!!
Correva l’anno 1990, era l’anno dei Mondiali di calcio in Italia, ma soprattutto era l’anno in cui, dopo vari rinvii dovuti agli Studi Universitari per laurearmi in Legge, ero stato chiamato a svolgere il Servizio Militare.
Vi chiederete come mai sto iniziando l’articolo in questo modo e ringraziandoVi anticipatamente per il tempo che state dedicando a leggermi rispondo che proprio durante il Servizio Militare ho iniziato a capire che mi piaceva l’idea dell’andare in montagna.
Il mio non era un Servizio Militare semplice perché selezionato a far parte di un corpo speciale, soprattutto per l’epoca innovativo, che si chiamava 1° Battaglione NBC Etruria che guarda caso era a Rieti, dentro al Centro Storico di Rieti, all’interno delle antiche mura perimetrali.
Questo reparto che si occupava di Difesa Nucleare Biologica e Chimica prevedeva un l’addestramento di 4 mesi fra marce e allenamenti e simulazioni sulle montagne intorno a Rieti.
Dalla finestra della mia camerata, accanto alla finestra in alto, mi ero scelto il posto più bello con vista sul Terminillo.
Mai avrei potuto pensare che esattamente dopo 28 anni potevo andare ad organizzare un Raduno in Montagna con 200 persone.
Proprio durante quel periodo guardando dietro i vetri della finestra i colori che prima dell’alba modificavano meravigliosamente il massiccio del Terminillo sentivo dentro di me qualcosa che mi spingeva a salire la sopra.
E quando dentro ai boschi si faceva finta di fare la guerra sentivo che ero felice, non per quello che stavo facendo, ma per le sensazioni che provavo immerso nella natura, nelle rocce, nella salita, nella fatica della bellezza che stavo vivendo.
Giovane e inesperto, appena ne avevo la possibilità, “scappavo“ dalla caserma prendevo la macchina e mi recavo a Pian De Valli per cercare di salire a vista sopra il Terminillo.
Quando ancora era in funzione la cabinovia in quota, riparato dallo Chalet abbandonato, mi stupivo della grandiosità di queste montagna per me immense.
E proprio a Pian De Valli dove 28 anni fa partiva la seggiovia ho avuto l’onore ed il piacere di ideare la foto di copertina di questo mio articolo che rappresenta la grande prova di amore da parte di 200 Amici provenienti da tutte le Regioni dell’Italia centrale dal Lazio all’Abruzzo, dall’Umbria al Molise, dalle Marche alla Campania.
Era il 29 Maggio del 1990 quando varcavo la soglia della porta della caserma di Rieti a valle del Terminillo.
E’ stato il 27 Maggio del 2018 quando più di 200 Escursionisti, Appenninisti, Alpinisti, alle 8 di mattina, nonostante l’incertezza del meteo che prevedeva il solito brutto temporale pomeridiano, tutte queste persone hanno invaso il parcheggio di Pian dè Valli che una volta faceva del Terminillo la base di una delle più ridenti e desiderate mete turistiche di Roma.
Nel silenzio totale di una piazza oramai abbandonata d’improvviso ci siamo abbracciati per salire verso l’obiettivo dell’amicizia e della passione in occasione del Quinto Raduno in montagna del sodalizio che unisce coloro che hanno aderito al Progetto del Club 2000m.( Il Sito Internet è http://www.club2000m.it/ )
Scopo di questa “ Associazione“ che vede più di 1000 iscritti è quello di raggiungere TUTTE le 243 cime riconosciute in un elenco ufficiale fra i 2000m ed i quasi 3000m del Gran Sasso D’Italia dell’Appennino da quello Tosco-Emiliano fino a quello Calabro-Lucano.
Ma oggi la finalità è stata quello di permettere agli iscritti di vivere la montagna tutti insieme per festeggiare, rivedersi o finalmente conoscersi dal vivo.
L’ascesa ha previsto che l’itinerario si svolgesse da Pian de Valli per un anello di cresta per raggiungere la Cima di Vall’Organo (2090m), la Cima dell’Innominata (2010m), la Vetta Sassetelli (2139m) e infine sia il Monte Terminillo (2216m) che il Terminilletto (2108m).
Così è stato nonostante le nubi minacciose e la nebbia che già a mezza mattinata ha oscurato il cielo ma questo non ha spaventato tutti i presenti non solo i 170 che si sono presentati all’appuntamento a Pian dè Valli ma anche coloro che hanno preferito salire dai versanti Nord-Est ancora innevati per il canale centrale o per realizzare un anello dalla parte opposta ma anche quelli che per esigenze personali e di natura fisica hanno preferito salire dalla via più breve che sale dal Rifugio Sebastiani.
Ospite d’eccezione e più fotografato della meravigliosa giornata la Mitica pecora FROILEN di Peppe Ardente, gestore insieme ad altri amici del Rifugio Fonte Tarì della lontana Majella, che ha voluto presenziare alla manifestazione nonostante la lontananza. http://www.rifugiofontetari.it/
Non si era mai vista una pecora escursionista che, per nulla intimorita dalle centinaia di persone che la fotografavano, ha percorso per ore e ore i 14 Km previsti con un dislivello salita di oltre 900 metri.
Quando, ultimo fra gli ultimi, ho raggiunto la Cima del Monte Terminillo guardando la Rieti dall’alto la mia mente è tornata indietro di 28 anni, ripercorrendo come in un flashback tutte le Montagne dell’Appennino che ho percorso in questi anni.
La vita è incredibile perché forse se non avessi fatto il Servizio Militare a Rieti il mio destino sarebbe stato diverso senza sviluppare questa passione che mi ha fatto vivere non solo la natura ma soprattutto una infinità di “ Anime Umane “ con i loro risvolti positivi ma anche negativi.
Per questo motivo voglio ringraziare primo fra tutti il Presidente del Club 2000m, peraltro anche Accompagnatore Onorario del CAI Club Alpino italiano Giuseppe Albrizio con la moglie la Grandissima Appenninista Teresa Beccarini ( Il suo Blog è http://www.lemiepasseggiate.it/ ) e uno dei fondatori e Direttivo Claudio Carusi che hanno avuto la grandiosa idea di creare il Club 2000m.
Il silenzio e l’attenzione che mi hanno riservato tutti i partecipanti al mio discorso a quota 2216m è il loro ringraziamento per le 3 grandi bottiglie di spumante che avevo nascosto nello zaino al fresco dei ghiaccioli insieme ai 150 bicchieri che non sono bastati.
Non è mancato il supporto di alcuni Gruppi Escursionistici come quello della A.S.D. Caminando En Grupo di Sandro Porretta e Daniela De Gioannis, gli ZIS Zaini in Spalla di Marco Mampieri e Alba Pacifici, il Gruppo Escursionamoci di Simona Prosperi (anche Direttivo del CAI di Sora) e Patrick Tatangelo, gli Amici del Monte Ruazzo di Vincenzo Maggiacomo e CAPUT FRIGORIS con il Meteoman Thomas Di Fiore e uno dei Fondatori del Club 1900m Andrea Maccioni.
Importanti esponenti del CAI Club Alpino Italiano di varie sezioni del Centro Italia come la delegazione del CAI di Monterotondo guidata dal Vice Presidente Pasquale Colabuono che nonostante il grave infortunio non è voluto mancare, il CAI di Colleferro con il Vice Presidente Bruno Massimei e Gianna Carpentieri, il CAI di Sora con il grande ciclo viaggiatore Direttivo Giorgio Lucarelli, i lontanissimi CAI di Isernia con il Direttivo Michele Carnevale, il CAI di Piedimonte Matese con il Direttivo Giuseppe Civitillo e Sara Visco.
Chiedo scusa se citerò solo alcune persone ma è impossibile farlo per tutti in questa sede.
Mi soffermerò solo su coloro che anche se per una breve parte del sentiero si sono soffermati sul confronto umano della mia persona e della nostra realtà.
Dal solitario Francesco Zaccagno di Pizzoli de L’Aquila che è venuto apposta per conoscermi di persona alla bellezza spirituale di Cristina Toso che direttamente dalla lontana Pescara con il Marito Massimo ha voluto presenziare per vivere questa giornata unica.
Da Giorgio Lucarelli, il Grande Ciclo viaggiatore, che ha addirittura dormito in quota in mezzo alla natura a Daniele Mariani che pieno di curiosità nei miei confronti mi ha fatto compagnia per un lungo tratto iniziale.
Dalla Gransissima Appenninista Luciana Ricco di Lettomanoppello con la quale ci siamo rincorsi da 1 anno per conoscerci alla affascinante Grande Appenninista Dominique D’Intino di Pescosansonesco che già con il Raduno del Monte di Cambio dell’anno scorso si è avvicinata di più alla mia persona.
Dalla fortissima Rossana Ciummo di Cassino ai 2 nuovi giovanissimi del Club 2000m il Neo Grandissimo Appenninista Francesco Belghazi fino a Michela Siccardi che coniuga bellezza e cultura.
Fino al Terzo tempo finale dove sono riuscito seppur celermente a salutare i molti rimasti.
Poichè non posso citare e ringraziare tutti, nome per nome, lo faccio citando il fortissimo bambino Davide Giovannangeli che è salito con i genitori spinto dall'esempio del Nonno il nostro Appenninista Paolo che ovviamente era presente con il Marine Maurizio Franciosi.
Appuntamento per tutti gli Appenninisti, amici e simpatizzanti alla Serata Sociale 2018 che a fine anno vedrà le premiazioni di tutti coloro che nel corso dell’anno hanno raggiunto le 50, le 100, le 200 e TUTTE le cime dell’Appennino ricordando che questo progetto ha solo uno scopo esplorativo e non semplicemente collezionistico come alcuni pensano.
W la Montagna, W l’Amicizia, W il Club 2000m !!!